QUETZALCOATLUS
un pterodactyloid pterosauro noto dal Cretacico superiore del Nord America
vissuto circa circa 68-65.500.000 di anni fa
è uno dei più grandi animali volanti , noti ,di tutti i tempi
http://en.wikipedia.org/wiki/Azhdarchidae , famiglia di pterosauri sdentati
con colli insolitamente allungati
Il suo nome deriva dalla lingua mesoamericana
dio serpente piumato Quetzalcoatl
I resti fossili di questo pterosauro gigante sono stati rinvenuti per la prima volta negli anni ’70, e furono descritti da Douglas A. Lawson nel 1975
i resti erano molto frammentari ma furon ,in seguito al confronto con altre specie simili,ricostruite
possedeva una apertura alare di 18 metri , Il collo, inoltre, sembrava smisuratamente lungo
Lawson descrisse due specie di Quetzalcoatlus
1 la più grande delle quali era Q. northropi
2 l'altra non aveva un nome ufficiale
Successivi studi e ritrovamenti più completi stabilirono che il quetzalcoatlo doveva possedere ali più corte, in proporzione, a quelle di Pteranodon e quindi ’ampiezza doveva essere inferiore a quanto precedentemente stimato
in ogni caso la misura venne ritenuta sui dodici metri
anche Il cranio, conosciuto per frammenti, doveva essere molto più grosso di quanto precedentemente ipotizzato
molto leggero con una sorta di cresta
Le dimensioni eccessive di questo pterosauro pongono alcuni quesiti sui limiti strutturali imposti dalla natura agli animali volanti
Molti studiosi ritengono che il quetzalcoatlo, coi suoi 200 kg di peso e un'apertura alare di 12 metri dovesse avere molta forza per riuscire ad alzarsi in volo, specialmente se si considera che viveva in un ambiente pianeggiante
Vi sono numerose congetture riguardanti lo stile di vita di un tale colosso
con le sue vertebre del collo allungate e le mascelle lunghe e sprovviste di denti, il quetzalcoatlo potrebbe essersi nutrito come i moderni aironi
o forse essersi cibato di carogne come i marabù
Altri studiosi ipotizzano che la strategia per cibarsi fosse simile a quella degli odierni becchi a forbice
L'ipotesi più accreditata rimane quella di un animale che si nutriva di piccoli animali abituato a cacciare sul terreno
Poteva veleggiare per 16.000 chilometri senza mai posare le zampe a terra
E' quanto sostiene uno studio realizzato da un biomeccanico della Chatham University, Michael Habib, presentato al convegno annuale della Society for Vertebrate Paleontology tenutosi a Pittsburgh
si ipotizza anche che fosse a sangue caldo , come un uccello
La ricerca contraddice precedenti ipotesi, secondo le qualiQuetzalcoatlus northropi non sarebbe stato in grado di spiccare il volo se non buttandosi da alberi molto alti o da dirupi. Secondo Habib, lo pterosauro avrebbe però potuto prendere il volo non come gli attuali uccelli, ma sfruttano la spinta delle robuste zampe e aiutandosi anche con gli arti anteriori, in analogia con quanto fanno alcuni pipistrelli odierni
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&sqi=2&ved=0CDAQtwIwAg&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D4Jv1abQaOEU&ei=g9ZZUIL8D7TO4QTd8oGgCQ&usg=AFQjCNGly3PVRAm--HUl2ZJjhF7xgi-mlw&sig2=CMuZK_Aa43MrJZWgLQdOgg
possedeva anche un cervello , molto complesso per poter volare in modo , si ritiene quasi perfetto,
con dei " sensori " che utilizzava per calcolare le rotte e si ritiene anche fosse in grado di contare
le informazioni su questa creatura in italiano scarseggiano
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